“…poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta…”
(Ebrei 12:1, 2)
Questa fede sarà nostra riguardando a Gesù. Egli è il grande esempio e l’ispirazione della nostra fede. Consideriamo Colui che sostenne una tale opposizione dei peccatori, affinché non ci stanchiamo e non ci perdiamo d’animo. In Lui l’esistenza trova il vero significato e un’interpretazione autentica.
Dobbiamo percorrere il cammino della vita riguardando a Gesù, distogliendo lo sguardo da noi stessi, dalla nostra debolezza o presunta forza. Vogliamo staccare gli occhi dagli ostacoli o da ciò che può esserci d’aiuto, per scoprire che la fede può compire per noi ciò che fece per questi personaggi del passato.
In Gesù troviamo esattamente ciò che Abele realizzò per fede: il perdono e l’accettazione da parte dell’Amato. Possiamo appropriarci di tutto ciò che ebbe Enoc – il trionfo sulla morte e sul giudizio – scoprendo che non c’è alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Siamo resi partecipi di ciò che realizzò Abramo: una fede che conduce a una vita risorta, e che c’induce a desiderare un paese che non si vede, il cui Costruttore e Architetto è Dio stesso. Scopriremo allora, in virtù della fede in Cristo, ciò che trovò Mosè: una potenza che rende il servizio preferibile a qualsiasi guadagno e a tutti gli onori terreni.
Questa vita, nel suo carattere solenne e nella sua semplicità, ci appartiene se manteniamo chiara davanti a noi la visione di Gesù, ponendo in Lui la nostra fiducia come Salvatore e seguendoLo come unico esempio.
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